La cittadinanza digitale nei paesi baltici, tra innovazione tecnologica e fiducia nelle istituzioni

Tre giorni nei paesi baltici (Estonia, Lettonia e Lituania) per comprendere come le tre nazioni stanno promuovendo il concetto di cittadinanza digitale sono pochi per approfondire il tema nei dettagli, ma sufficienti per un’analisi generale del nuovo concetto di smart city che nel nord Europa si sta affermando.

In questa analisi occorre certamente tenere in considerazione le dimensioni del contesto analizzato: la popolazione dell’Estonia è di 1.330.068 abitanti (444.085 quelli della sua capitale Tallinn), la popolazione della Lettonia è di 1.887.000 abitanti (615.000 quelli della sua capitale Riga), la popolazione della Lituania è di 2.975.000 abitanti (544.386 quelli della sua capitale Vilnius). La dimensione di una nazione Baltica è quindi paragonabile a quella di una Regione italiana di medie dimensioni.

Nella sfera digitale l’Estonia si distingue guadagnandosi il soprannome di “e-stonia. Qua sono nate molte innovazioni nell’informatica e nelle telecomunicazioni in ambito privato, come per esempio la piattaforma Skype che permette di telefonare gratuitamente mediante internet. A Tallinn ha sede inoltre la Starship Technologies, una compagnia estone per la realizzazione di piccoli veicoli robot, che già circolano per le strade della capitale, in grado di gestire in modo totalmente automatizzato il delivery di prodotti verso le abitazioni dei cittadini e le sedi delle aziende.

Quello che sorprende è la capacità del paese di adottare le tecnologie digitali per semplificare il rapporto tra la pubblica amministrazione e i suoi cittadini: durante il lockdown il 99% dei servizi governativi era disponibile online, mentre l’87% delle scuole utilizzava soluzioni digitali già prima della crisi. L’utilizzo dell’identità, della firma e del timbro digitali sono già da tempo aspetti consolidati e diffusi nei rapporti tra i cittadini e le istituzioni. Alle elezioni parlamentari del 2019, gli elettori hanno espresso il 43,8% dei voti per via elettronica. L’accesso a internet wireless è disponibile quasi ovunque in Estonia ed è praticamente sempre gratuito. Il sito internet del governo estone, come in generale quelli delle pubbliche amministrazioni del paese, è già conforme alle direttive sull’interoperabilità transfrontaliera delle identità digitali stabilite nel regolamento UE n. 910/2014 – eIDAS e, quindi, accessibile anche attraverso autenticazione SPID (sistema pubblico di identità digitale) rilasciata da un provider italiano.

Il successo dell’Estonia, come sottolineato dal World Economic Forum, non va limitato alla sfera dell’innovazione tecnologica: al centro di questa trasformazione c’è l’autorevolezza della pubblica amministrazione, la fiducia nelle istituzioni pubbliche da parte della popolazione e la convinzione tra i cittadini estoni che tutti raccoglieranno i frutti del progresso tecnologico. Siamo di fronte a una visione condivisa di inclusività, equità e rispetto dei diritti individuali.

La Lettonia emerge per le buone pratiche in ambito di trasformazione digitale e di supporto fornito alle piccole e medie imprese nei processi di digitalizzazione delle proprie organizzazioni. I programmi quali il “Digital Innovation Hub”, lo “Smart Latvia & Digital Maturity Test” e il “My Latvija.lv. Do digitally!” assicurano attività di informazione ed educazione ai cittadini e le competenze digitali per l’utilizzo dei servizi pubblici. Il governo lettone assiste le imprese con una consulenza individuale gratuita e un accompagnamento nella loro transizione digitale.

Insieme a Malta, Estonia e Austria, la Lettonia è una delle nazioni europee a registrare le migliori performance in fatto di digitalizzazione. L’utilizzo dei sistemi di riconoscimento, firma e timbro digitali sono stai introdotti in modo diffuso nella popolazione. Pur non avendo ancora introdotto sistemi di voto online o di e-residency come la vicina Estonia, il governo lettone e la sua capitale Riga hanno strumenti online già conformi al regolamento UE n. 910/2014 – eIDAS e hanno attivato una completa integrazione tra servizi ai cittadini e i pagamenti elettronici. L’efficienza dei servizi erogati online è confermata anche dalla bassissima affluenza di persone presso le municipalità.

Come la Lettonia, anche la Lituania deve il successo delle politiche di trasformazione digitale alla fiducia che ha creato nei cittadini e nelle imprese nei confronti dell’azione della pubblica amministrazione.

Tra le azioni di innovazione spicca il parco tecnologico di Vilnius, un’area che promuove l’innovazione nelle imprese in stile campus americano. Nell’economia privata il mercato è inoltre predisposto a utilizzare sistemi finanziari alternativi come le criptovalute, che stanno prendendo particolarmente piede in Lituania: dopo Cina e USA la Lituania è il terzo paese per capitali investiti, come è dimostrato dall’interesse per le ICO (un mezzo non regolamentato di crowdfunding nel settore finanziario).

Insieme all’Irlanda e alla Lettonia, la Lituania, secondo l’indice DESI 2019 (indice di digitalizzazione dell’economia e della società), è uno dei paesi emergenti nella digitalizzazione europea. Da questo punto di vista, il parlamento ha approvato l’impianto legislativo e il dipartimento della migrazione del Ministero degli interni sta mettendo a punto il sistema informatico per la gestione del servizio di “e-residency”.

Il contesto italiano è certamente più grande e più complesso di quello delle nazioni baltiche. È innegabile però che alcuni degli elementi di successo per lo sviluppo digitale delle nazioni baltiche siano indipendenti dalla dimensione del paese. In particolare, quello che si osserva è la capacità di contestualizzare l’innovazione tecnologica all’interno di un percorso di costruzione di credibilità dell’azione amministrativa e di inclusione dei cittadini che sono gli elementi essenziali per generare fiducia nelle istituzioni e rendere i progetti di transizione digitale un successo.