Questo articolo inizia con la nota domanda: quanti di noi sono consapevoli che la Carta…
Il Registro pubblico delle opposizioni: finalmente possiamo dire basta al telemarketing selvaggio?
Chi di noi non riceve in continuazione chiamate commerciali moleste a ogni ora del giorno e vorrebbe poterle mettere a tacere? Dal 27 luglio scorso forse la soluzione c’è: si chiama “Registro pubblico delle opposizioni”.
In questo articolo cerchiamo di capire di cosa si tratta, come funziona ma soprattutto se funziona davvero.
Cosa è il Registro pubblico delle opposizioni?
Il Registro pubblico delle opposizioni è un servizio gratuito al quale qualsiasi cittadino può rivolgersi per ottenere il blocco definitivo delle chiamate commerciali non gradite. Per accedere al servizio occorre iscrivere nel Registro i propri numeri di telefonia fissa e mobile (cellulare) così da impedire agli operatori il trattamento dei dati personali degli utenti per fini di invio di materiale pubblicitario, vendita diretta, comunicazione commerciale o per il compimento di ricerche di mercato. L’iscrizione al Registro non ha scadenza e annulla anche i consensi che sono già stati rilasciati precedentemente alla data di iscrizione, ad eccezione di quelli con i gestori delle attuali utenze (ad esempio per il settore telefonico ed energetico) e di quelli che verranno rilasciati dopo l’iscrizione.
La nascita del Registro
Il Registro pubblico delle opposizioni è stato istituito con il Decreto del Presidente della Repubblica 07/09/2010, n. 178, è diventato operativo nel 2011 e, a quel tempo, offriva la possibilità di iscrivere esclusivamente i numeri telefonici inseriti nei pubblici elenchi (…chi di voi lo sapeva?). Alla luce dei scarsi risultati ottenuti, con la Legge 11/01/2018, n. 5 sono state introdotte nuove indicazioni normative, tra cui l’istituzione di un prefisso unico nazionale per le chiamate telefoniche a scopo promozionale e ai fini di ricerche di mercato. Con il Decreto del Presidente della Repubblica 08/11/2018, n. 149 sono state successivamente introdotte ulteriori indicazioni che hanno esteso il blocco anche alle comunicazioni inviate via posta. In ultimo, con Decreto del Presidente della Repubblica 27/01/2022, n. 26, viene integralmente sostituito l’originario decreto istitutivo e ridefinito il funzionamento dell’intero Registro. A seguito della sua pubblicazione, dal 27 luglio scorso l’iscrizione si estende anche a qualsiasi numero di rete fissa e mobile, oltre a quelli di rete fissa presenti nei pubblici elenchi.
Chi può iscriversi?
Può iscriversi al Registro qualunque persona fisica, persona giuridica, ente o associazione intestataria di un contratto telefonico.
Come iscriversi?
Esistono diverse modalità per iscriversi al Registro:
- compilando un semplice modulo online sul sito registrodelleopposizioni.it
- tramite chiamata telefonica al numero verde 800 957 766 (per i fissi) e al 06 42986411 (per i cellulari)
- tramite messaggio e-mail all’indirizzo iscrizione@registrodelelopposizioni.it con allegato il modulo dedicato (non sono accettati documenti scritti a penna)
- tramite raccomandata intestata a “Gestore del Registro Pubblico delle opposizioni”, sempre allegando il modulo dedicato (anche in questo caso non sono accettati documenti scritti a penna).
Oltre all’iscrizione al Registro, con le stesse modalità è possibile chiedere il rinnovo, la revoca selettiva e la cancellazione dell’iscrizione.
Le possibilità sono quindi diverse, basta solo scegliere quella che ci risulta più comoda!
Che considerazioni è possibile trarre a due mesi dall’introduzione del nuovo Registro?
Al 19 settembre si contano ben 2,7 milioni di utenti iscritti che, secondo una ricerca dell’associazione Unione consumatori, affermano come le telefonate indesiderate siano effettivamente diminuite (57,5% degli intervistati), siano scomparse (37,2% degli intervistati) oppure che l’iscrizione al Registro non abbia sortito alcun effetto (5,3% degli intervistati).
Perché dunque, nonostante l’iscrizione al Registro, alcuni cittadini ricevono ancora delle telefonate ai fini commerciali?
Una delle possibili motivazioni deriva dal fatto che, dopo aver effettuato l’iscrizione al Registro, il cittadino fornisce un nuovo consenso che autorizza l’operatore a contattarlo. In questo caso il blocco non è più valido e per riattivarlo occorre rinnovare l’iscrizione al Registro.
L’altra motivazione, più ricorrente, deriva dal fatto che le chiamate provengono da operatori illegali o con sede all’estero, quindi in grado di aggirare la normativa italiana. Per casi come questi AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) dichiara che sono in corso lavori a pieno ritmo allo scopo di intercettare e intervenire di conseguenza in modo da garantire la piena funzionalità del servizio.
Come possiamo difenderci nel frattempo?
Se un cittadino ritiene di ricevere in modo illegittimo telefonate pubblicitarie o posta cartacea indesiderata:
- può chiedere all’operatore di essere cancellato dall’elenco sta utilizzando presentando un’istanza al titolare del trattamento dei dati personali
- può segnalare il mancato rispetto dei diritti acquisiti con l’iscrizione al Registro all’Autorità Garante per la protezione dei dati personali oppure sporgere denuncia all’Autorità giudiziaria
- può segnalare all’AGCOM la violazione delle norme stabilite in merito all’iscrizione dei call center al Registro e ai numeri che utilizzano, che devono essere in chiaro e richiamabili oppure preceduti dai prefissi 0843 o 0844.
È evidente dunque che la piena funzionalità del Registro e l’applicazione delle sanzioni previste da sole non bastano, sebbene rappresentino un asset fondamentale: da un lato è fondamentale attivare campagne di sensibilizzazione verso i cittadini e, dall’altro, ridurre il mercato dei call center illegali dissuadendo tutti quei soggetti che vi ricorrono per le proprie finalità di business.