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La firma elettronica con la Tessera sanitaria e un lettore smart card
La Tessera sanitaria (TS) e la Carta d’identità elettronica (CIE) sono strumenti che consentono l’apposizione di una firma elettronica.
Dopo aver mostrato in due articoli dedicati come apporre una firma elettronica con la CIE in modalità “Mobile” e in modalità “Desktop”, in articolo vogliamo mostrarvi come apporre una firma elettronica con la TS.
Che tipologia di firma elettronica viene apposta con la TS?
Così come la CIE, anche la TS consente l’apposizione di una firma elettronica avanzata (FEA).
Ciò significa che i documenti sottoscritti con TS soddisfano appieno il requisito della forma scritta. Tuttavia il soggetto cui la FEA afferisce può disconoscerla: in questo caso è onere della parte che vuole avvalersi degli effetti giuridici di tale firma dimostrarne la conformità.
Ricordiamo inoltre che se la finalità del cittadino è trasmettere un documento sottoscritto elettronicamente a una pubblica amministrazione italiana, l’articolo 61, comma 2 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 22/02/2013 stabilisce che la TS è a tutti gli effetti strumento idoneo per apporre una FEA e sancisce che la pubblica amministrazione è tenuta ad accettare i documenti sottoscritti elettronicamente con questo dispositivo.
Cosa occorre per apporre una firma elettronica?
Per apporre una firma elettronica dobbiamo avere a disposizione una TS personale in corso di validità con il microchip dorato e il relativo codice PIN, oltre a un lettore di smart card necessario per far interagire il documento con il dispositivo.
È doveroso non dare per scontata la presenza del microchip dorato: alcune TS emesse dopo il 1° giugno 2022 non posseggono infatti il microchip a causa di una temporanea scarsità internazionale dei materiali necessari per la loro produzione. Sebbene l’emergenza sia durata pochi mesi, alcuni cittadini sono tuttora in possesso di una TS con queste caratteristiche, che continua ad avere valenza di codice fiscale e di Tessera europea assistenza malattia (TEAM, ma che è inutilizzabile come strumento di autenticazione e come strumento di firma elettronica.
I cittadini che si trovassero in questa situazione possono chiedere il rilascio un duplicato della TS tramite il servizio messo a disposizione dell’Agenzia delle Entrate.
Come ottenere il codice PIN?
Il servizio di rilascio del codice PIN della TS (e del relativo codice PUK) è stato delegato alle Regioni, che hanno istituito degli sportelli dedicati. Ad esempio, in Regione Lombardia gli sportelli sono stati istituiti presso le aziende sanitarie locali (ASL/ATS) e presso numerosi Comuni che hanno scelto di aderire al progetto.
Per verificare le modalità di rilascio del PIN in ciascuna Regione e consultare l’elenco degli sportelli istituiti suggeriamo di partire dalla ricerca messa a disposizione sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze sistemats1.sanita.finanze.it.
Quale lettore di smart card è necessario?
Questo è uno dei tanti lettori acquistabili sui principali siti di e-commerce:
È fondamentale evidenziare che, rispetto alla CIE, per apporre una firma con la TS non è necessario possedere un lettore di smart card con tecnologia NFC ma è sufficiente un lettore di smart card comune, che prevede l’inserimento della tessera all’interno del lettore (vedasi la tessera sanitaria nell’immagine sopra).
In particolare, esistono sia lettori che incorporano entrambe le tecnologie (come quello nell’immagine sopra), sia lettori che incorporano una sola delle due tecnologie (come quelli nelle immagini sotto).
Una volta inserito il lettore all’interno in una delle prese USB del computer, per farlo interagire con la TS occorre innanzitutto installare i driver necessari, scaricabili dal sito istituzionale sistemats1.sanita.finanze.it e differenziati in base al soggetto produttore della TS e l’anno di produzione. Queste informazioni sono facilmente individuabili tramite la sigla e l’anno di riferimento indicati in alto a sinistra sulla TS.
Quale applicazione utilizzare per apporre la firma elettronica?
Diversamente dalla CIE, non esiste un’applicazione emessa a livello nazionale per apporre una firma elettronica con la TS.
A partire dall’elenco delle applicazioni riconosciute da AgID per l’apposizione e la verifica delle firme digitali, ne abbiamo trovata una in particolare che consente di apporre gratuitamente anche la FEA utilizzando la TS. Questa applicazione è denominata “Globo.Signer“ ed è scaricabile a questo link.
Come apporre la firma elettronica?
Una volta avviata l’applicazione, è possibile firmare elettronicamente un file di qualsiasi estensione memorizzato sul computer (PDF, JPG, PNG, DOCX, ecc.) e selezionare in alto a destra la tipologia di firma elettronica che vogliamo apporre. Come in tutte le applicazioni, avremo a disposizione il formato “PAdES”, disponibile solo per file PDF (in questo caso il file firmato avrà estensione “PDF”) oppure “CAdES”, disponibile per tutte le tipologie di file (in questo caso il file firmato avrà estensione “P7M”). A tal proposito è importante evidenziare che entrambe le tipologie hanno la medesima valenza da un punto di vista giuridico.
Una volta selezionata la tipologia di firma desiderata è sufficiente caricare il file da firmare, inserire il PIN nella sezione a destra e premere sul pulsante “Firma”.
Al termine del processo, l’applicazione genererà il file firmato elettronicamente nel formato desiderato.
Conclusioni
Come per la CIE, occorre riconoscere che anche l’apposizione di una firma elettronica tramite la TS potrebbe risultare difficoltosa per chi non è in possesso di capacità informatiche oggettivamente superiori alla media.
Resta tuttavia indubbio che, diversi anni prima dell’introduzione della CIE, la TS abbia rappresentato almeno in alcune Regioni uno strumento potente e innovativo che ha contribuito significativamente a muovere i primi passi verso il percorso di transizione digitale attualmente in atto in Italia. Alla luce delle recenti indicazioni governative è infatti evidente che la TS, intesa come strumento di autenticazione e firma elettronica, sarà progressivamente sostituita dalla CIE.
Sebbene la strada intrapresa veda quindi protagonista la CIE, è importante evidenziare che la TS rappresenta ancora oggi un valido e importante strumento di cittadinanza digitale.