Dal Codice dell’amministrazione digitale al decennio digitale Il "decennio digitale" è una strategia europea finalizzata…
Violenza di genere, ecco gli strumenti digitali di prevenzione e difesa
La violenza di genere è una piaga della società: è bene dunque conoscere quali strumenti di prevenzione e difesa, anche digitali, è possibile utilizzare: dalle app di sicurezza personale alle piattaforme di supporto online, passando per i numeri di ascolto e le campagne di sensibilizzazione.
I numeri del problema
Secondo un’Indagine dell’Agenzia dell’Unione Europea per i diritti fondamentali (2012-2019), una percentuale compresa tra il 4% e il 7% delle donne ha subito molestie online e una percentuale compresa tra l’1% e il 3% è stata vittima di cyberstalking nei 12 mesi precedenti. A partire dai dati ISTAT, che contano 229 milioni di donne sul territorio europeo, il calcolo è semplice: in un anno oltre 11 milioni di donne hanno subito violenza di genere digitale.
Purtroppo nel nostro Paese i numeri sono altrettanto sconcertanti: secondo il report annuale “Free and s@fe online” (gen-ott 2023), pubblicato dalla Polizia Postale, in Italia si contano 371 donne vittime di minaccia (+24% rispetto al 2022), 412 donne vittime di molestie online (+10% rispetto al 2022), 87 donne vittime di stalking (valore pressochè invariato rispetto al 2022) e 198 donne vittime di revenge porn (valore pressochè invariato rispetto al 2022). Anche in questo caso il calcolo è semplice: ogni giorno si contano oltre 3 denunce. Il report evidenza inoltre che i contesti in cui avvengono le violenze sono principalmente i social network (circa il 50% dei casi) e le app di messaggistica (circa il 30% dei casi).
Gli strumenti digitali di prevenzione e difesa
Ecco quali sono gli strumenti digitali utili messi a disposizione da istituzioni, soggetti privati e organizzazioni del terzo settore.
I principali sono i seguenti:
- piattaforme online informative,
- iniziative di sensibilizzazione attraverso i social media,
- linee di ascolto telefonico,
- siti web per le denunce,
- applicazioni mobili.
In particolare sono gli ultimi tre strumenti a presentare spunti significativi.
I numeri di telefono di ascolto
Il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha messo a disposizione il 1522 (www.1522.eu), un numero di telefono nazionale gratuito, attivo 24 ore su 24, accessibile e riservato, in grado di garantire alle donne anonimato e sicurezza. Il numero rappresenta un importante strumento di prevenzione e contrasto alla violenza di genere e sottolinea l’impegno delle istituzioni centrali nel promuovere la sicurezza e il benessere delle donne. Alla chiamata rispondono operatrici specializzate che forniscono non solo sostegno psicologico ma anche informazioni utili sui diritti dell’individuo e sui servizi territoriali a cui possono rivolgersi per ricevere aiuto concreto, come centri antiviolenza e case rifugio. Questo numero è fondamentale non solo per l’assistenza immediata, ma anche per il ruolo che svolge nella sensibilizzazione della società, contribuendo a creare una cultura del rispetto, dell’inclusione e dell’uguaglianza.
Oltre al 1522 esistono ulteriori numeri di ascolto nati per offrire supporto e assistenza, e tra questi merita una menzione particolare il “Il Telefono Rosa” 06.37.51.82.82 messo a disposizione dall’Associazione Nazionale Volontarie del Telefono Rosa Onlus (www.telefonorosa.it). Anch’esso attivo 24 ore su 24, il servizio mira a fornire assistenza, sostegno e consulenza alle donne vittime di violenza domestica o di qualsiasi forma di abuso offrendo ascolto attento e qualificato e supporto nella comprensione dei propri diritti e nelle possibili azioni da intraprendere per uscire dalla situazione di pericolo. Oltre al supporto telefonico, l’associazione facilita l’accesso a una rete di servizi territoriali, che include assistenza legale, psicologica e il supporto per l’inserimento in case rifugio.
Entrambi i numeri di ascolto dimostrano come l’integrazione delle risorse e delle competenze possa potenziare l’efficacia delle misure di prevenzione, assistenza e sensibilizzazione: mentre il 1522 si avvale del supporto istituzionale per garantire un servizio capillare su tutto il territorio nazionale, il Telefono Rosa beneficia dell’esperienza e della specializzazione acquisita negli anni dalle volontarie che operano in stretto contatto con le realtà locali. Questa complementarità tra pubblico e privato permette di offrire alle donne un ventaglio più ampio di risorse, personalizzando gli interventi in base alle diverse esigenze e contesti.
I portali telematici per segnalazioni
La Polizia Postale e delle Comunicazioni, attraverso il Polo Anticrimine della Polizia di Stato, ha implementato una fondamentale risorsa digitale all’interno del proprio sito istituzionale dedicata alla ricezione di segnalazioni da parte dei cittadini. Questo servizio permette di segnalare comportamenti o eventi che si sospettano essere di natura illegale fornendo un canale diretto e accessibile per coinvolgere le autorità competenti in una verifica approfondita. Attraverso questa risorsa i cittadini possono segnalare anche episodi legati al tema della violenza di genere come ad esempio casi di cyberstalking, molestie online, revenge porn o diffusione non autorizzata di immagini e informazioni personali. A partire dalle segnalazioni ricevute, la Polizia Postale avvierà indagini tempestive atte a tutelare le vittime e metterà in atto ulteriori azioni che possano prevenire ulteriori episodi di violenza o criminalità.
La presenza di questo servizio rappresenta un ulteriore esempio concreto di come le tecnologie digitali possano essere utilizzate proattivamente per combattere la criminalità, sottolineando il ruolo cruciale delle Forze dell’Ordine nell’adattarsi e rispondere alle sfide poste dal mondo digitale. Il servizio evidenzia altresì l’importanza della collaborazione tra cittadini e istituzioni nel contrasto ai crimini informatici, rafforzando il concetto che la sicurezza online è una responsabilità condivisa.
Le applicazioni mobili
L’innovazione tecnologica ha introdotto l’uso delle applicazioni mobili (o app) come strumento cruciale nella lotta contro la violenza di genere grazie allo sviluppo di funzionalità che offrono supporto immediato alle persone che si trovano in situazioni di potenziale pericolo e che promuovono la consapevolezza e l’educazione.
Tra le caratteristiche principali si trovano ad esempio bottoni di panico e SOS che consentono agli utenti di inviare segnali di allarme con un semplice tocco, così da comunicare la propria posizione GPS in tempo reale a contatti preselezionati, oppure guide informative ricche di risorse su come agire in caso di violenza, informazioni sui diritti delle vittime e l’accesso a servizi di supporto e assistenza legale. Il sostegno psicologico è un altro aspetto fondamentale, con app che offrono consulenze attraverso chat o videochiamate garantendo privacy e assistenza immediata.
Nella tabella sottostante abbiamo elencato le app più scaricate dagli store Android e Google con una descrizione per ciascuna.
App | Promotore | Descrizione |
1522 Anti Violenza e Stalking | Dipartimento per le Pari Opportunità Presidenza del Consiglio dei Ministri | App che consente di collegarsi con le operatrici specializzate del numero nazionale 1522 per una richiesta immediata di aiuto. |
YouPol | Polizia di Stato | App che consente di interagire con la Polizia di Stato inviando segnalazioni (video, audio, immagini e testo) relative a episodi di violenza di genere, bullismo, spaccio di sostanze stupefacenti e violenza domestica. |
Where Are U | AREU – 112 | App che consente di contattare il Numero di Emergenza Europeo (112) inviando automaticamente i dati di localizzazione e altre informazioni utili. |
bSafe Never Walk Alone | Privato | App che mette a disposizione diverse funzioni, tra cui un pulsante «Allarme» che fa partire sirena, sms e telefonate ad amici prestabiliti. |
Bright Sky | Vodafone Foundation (fondazione nata da Vodafone Italia) | App introspettiva che simula una chat tra amici in cui l’utente prova a confidarsi e a condividere quello che sta realmente succedendo, condividendo intimidazioni, controllo, umiliazioni e limitazione della libertà da parte del proprio partner. |
VIOLA | VIOLA | App che mette in contatto la persona con i volontari tramite videochiamata tutti i giorni 24h su 24, così da sentirsi protetti quando si rende necessario percorrere un tratto di strada che si pensa essere poco sicuro. |
L’efficacia di queste applicazioni nel prevenire e contrastare la violenza di genere si misura dalla loro capacità di raggiungere i cittadini, dalla facilità d’uso e dalla qualità del supporto fornito, sottolineando l’importanza della collaborazione con le autorità locali e le organizzazioni specializzate nell’assistenza alle vittime. Questo approccio dimostra come le soluzioni digitali possano essere un potente alleato nella lotta contro la violenza di genere, migliorando significativamente la sicurezza e il benessere soprattutto delle persone più vulnerabili.
L’importanza del ruolo dell’educazione civica e al rispetto dei diritti digitali dei cittadini
Oltre agli strumenti digitali descritti, anche l’educazione civica e il rispetto dei diritti digitali rivestono un ruolo cruciale nella prevenzione e nel contrasto alla violenza di genere: la diffusione di comportamenti online nocivi dimostra infatti l’urgente necessità di un’educazione mirata che promuova valori di rispetto, uguaglianza e sicurezza.
Educare alla cittadinanza digitale responsabile significa innanzitutto insegnare a riconoscere e contrastare le violenze online, sensibilizzando fin dalla tenera età tutti i cittadini sui danni che questi comportamenti possono arrecare alle vittime. Attraverso una solida formazione è possibile apprendere l’importanza della privacy, del consenso e del rispetto reciproco, competenze fondamentali per costruire relazioni sane e sicure anche nel mondo reale. Incorporare nei cicli scolastici programmi di educazione civica e tematiche relative ai diritti digitali consente di affrontare il problema alla radice promuovendo una cultura del rispetto e dell’uguaglianza che trascende i confini tra il mondo online e offline. Questo tipo di educazione equipaggia i cittadini con gli strumenti necessari per agire non solo come individui protetti e informati, ma anche come alleati attivi capaci di intervenire e supportare le vittime in situazioni di abuso.