L’approccio Il modo migliore per approcciarsi all’Intelligenza Artificiale generativa è considerarla come fosse un assistente/aiutante…
Intelligenza Artificiale: gli scenari futuri per l’umanità
Origine dell’IA
L’IA non è un concetto nuovo: le sue origini risalgono a quasi un secolo fa, durante la Seconda Guerra Mondiale, quando Alan Turing ebbe l’idea di macchine in grado di pensare. Alan Turing fu uno dei primi scienziati a lavorare nel campo dell’Intelligenza Artificiale e degli algoritmi intelligenti.
La speculazione sulla tecnologia dell’IA si basa sulla sua capacità di apprendere dai dati che essa stessa raccoglie. Tuttavia, esistono numerosi film di Hollywood e Bollywood che ritraggono l’IA come una minaccia per l’umanità o come causa della fine della civiltà umana. La realtà è molto meno sorprendente: ci sono diverse fasi che l’IA deve attraversare prima di raggiungere un livello avanzato e scoprire tutte le proprie potenzialità.
Per fare chiarezza sulle possibili traiettorie future, possiamo ipotizzare sette fasi di miglioramento dell’Intelligenza Artificiale che potrebbero contribuire al suo sviluppo.
Fase 1 – Sistema basato su regole
In questa fase l’IA ci circonda in tutto, dai sistemi di automazione dei processi robotici applicati in azienda agli autopiloti utilizzati negli aeromobili. Ad esempio, un computer che gioca a scacchi segue regole codificate per determinare la mossa migliore, ma non può adattarsi e andare oltre le norme predefinite. L’IA basata su regole è ideale per compiti con norme ben definite, come diagnosticare problemi meccanici o elaborare moduli fiscali. Pur essendo affidabile e coerente, questa tipologia di intelligenza è limitata, mancando della capacità di apprendere o comprendere il contesto, ed è incapace di gestire scenari non pre-programmati.
Fase 2 – Consapevolezza del contesto e trattenimento
Le macchine basate su algoritmi vengono addestrate sulla migliore conoscenza e esperienza umana relativa a specifici settori. La base di conoscenza esistente può essere aggiornata ogni qualvolta subentrino nuove domande e soluzioni. L’applicazione più comune è quella dei robo-consulenti o dei chatbot, che possono essere utilizzati per rispondere alle richieste avanzate dei clienti e assistere gli esseri umani in vari compiti. Ad esempio Google Assistant o Siri.
Fase 3 – Abilità specifica di dominio
In questa fase, i sistemi avanzati possono sviluppare una padronanza in particolari settori. Grazie alla capacità di memorizzare e processare un vasto volume di informazioni per prendere decisioni, le capacità di queste macchine possono superare quelle degli esseri umani. Un’applicazione è la diagnosi del cancro, e il sistema di Google DeepMind che ha sconfitto 18 volte il campione mondiale di go, Lee Sadol, dimostrando l’expertise specifica del dominio.
Fase 4 – Sistemi di ragionamento
In questa fase, i sistemi di intelligenza artificiale iniziano a imitare i processi di pensiero e ragionamento umani. Utilizzando tecniche di apprendimento automatico e di apprendimento profondo, questi sistemi di intelligenza artificiale possono comprendere concetti complessi, risolvere problemi sconosciuti e generare idee creative.
Assomigliano all’intelligenza umana in modo più profondo, ma sono ancora strumenti specializzati solo per compiti di ragionamento e pensiero.
Fase 5 – Intelligenza Artificiale Generale
L’Intelligenza Artificiale Generale, o AGI, è un livello teorico di IA in cui i sistemi possiedono un’intelligenza simile a quella umana su un’ampia gamma di compiti. L’AGI sarebbe in grado di comprendere, apprendere e adattarsi come un essere umano, dimostrando autoconsapevolezza e coscienza.
Tuttavia, al momento attuale, l’AGI rimane un concetto e non è stato ancora attuato.
Fase 6 – Intelligenza Artificiale Superiore (ASI)
L’Intelligenza Artificiale Superiore, o ASI, supera l’intelligenza umana nella maggior parte delle attività economicamente più valorose. Un sistema ASI possiede capacità cognitive molto superiori alla capacità umana, potenzialmente risolvendo problemi che gli esseri umani non possono affrontare e innovando a livelli senza precedenti.
Questa fase potrebbe sollevare significative preoccupazioni etiche e di sicurezza a causa dell’enorme potenziale per un uso improprio e per conseguenze non volute.
Fase 7 – Singolarità ed eccellenza
Il percorso di sviluppo guidato dall’ASI ci porterà al punto in cui le capacità degli esseri umani vedranno una tremenda estensione. Con l’aiuto di questo ASI, gli esseri umani saranno in grado di collegare le loro menti tra loro e assomigliare a un’internet umana. La tecnologia sarà simile a una vita immaginaria in cui idee e pensieri potranno essere condivisi con un semplice pensiero. Gli esseri umani saranno in grado di connettersi con altre forme di vita come animali, piante e altre attività naturali.
La Singolarità dell’IA è un punto futuro ipotetico in cui la crescita tecnologica diventa incontrollabile e irreversibile. Rappresenta un cambiamento profondo e imprevedibile per la civiltà umana, con dibattiti sulle sue implicazioni che vanno dalla fine dell’umanità a scenari utopistici.
Mentre alcuni sostengono che gli esseri umani e le AI non raggiungeranno mai tali livelli, altri ritengono che sia fattibile e che con questo tasso di crescita esponenziale si raggiungerà attorno alla metà del secolo attuale.
Conclusione
In conclusione, comprendere le diverse fasi dello sviluppo dell’IA ci aiuta a cogliere il potenziale della tecnologia e le questioni etiche connesse. Sebbene abbiamo compiuto progressi notevoli nell’ambito dell’IA, raggiungere una vera Intelligenza Artificiale Generale (AGI) e un’Intelligenza Artificiale Superiore (ASI) resta un percorso incerto e oggetto di controversie. Il cammino attraverso queste fasi ci ricorda le incredibili possibilità e le sfide che ci attendono nel campo dell’intelligenza artificiale.
fonti: